La riforma costituzionale tra superamento del bicameralismo paritario e riordino delle competenze Stato-Regioni
Paola Bilancia - Filippo Scuto
Dicembre 2015
Il lavoro analizza alcuni aspetti della riforma costituzionale attualmente all’esame del Parlamento concentrandosi, in particolare, sul superamento del bicameralismo paritario e sul riordino della suddivisione delle competenze tra Stato e Regioni. La riforma viene dunque presa in considerazione alla luce del suo impatto sul rapporto tra Stato ed enti territoriali, così come delineato dal Titolo V della Costituzione. Ci si sofferma, in particolare sui seguenti aspetti: la creazione del “nuovo” Senato rappresentativo degli enti territoriali, la sua composizione e le competenze nel procedimento legislativo; l’intervento della riforma nel riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni ed il riordino delle materie; il regionalismo differenziato. Partendo dalla premessa della necessità di una (razionale) revisione dei rapporti tra lo Stato e le Regioni a quasi tre lustri dalla Riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, tali questioni vengono approfondite nell’ottica della valorizzazione delle autonomie territoriali e, in particolare, dell’autonomia regionale, principio costituzionalmente garantito dall’art. 5 Cost. che permea la forma di stato italiana e rientra tra i principi fondamentali della Costituzione.
Paola Bilancia è Professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano e membro del Consiglio direttivo del Centro Studi sul Federalismo
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Filippo Scuto è Professore associato di Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli Studi di Milano e collaboratore del Centro Studi sul Federalismo.
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